Valori, criteri e credenze: alla base delle relazioni interpersonali

Blog del : 15/05/2012
Scritto da: R.Maria Chiantia

Anche se può sembrare banale la nostra vita è costellata dai nostri pensieri, dalle nostre riflessioni ma soprattutto dalle nostre credenze e dai nostri valori che ci influenzano nei nostri rapporti interpersonali. Questo è il motivo per cui le nostre relazioni risultano essere dolci e piacevoli come una musica armoniosa o un rumore che stride alle nostre orecchie! Il motivo per cui ci alziamo ogni mattina per godere della nostra giornata nel migliore dei modi e per essere soddisfatti di ciò che siamo e di ciò che deside-riamo! Quello che ci spinge ad agire, ad esprimere un giudizio ma anche a gettare la spugna!

Per ognuno di noi esiste infatti una sorta di piramide gigantesca dove sono incastonati come gioielli i nostri valori più intimi e profondi, diversi per ciascuno di noi: l'amore, il successo, la felicità , l'amicizia, il rispetto, la comprensione, l'armonia, la fiducia, la realizzazione, la crescita, la condivisione, la responsabilità, l' ambizione, l' unione, la stima, la fedeltà, questi sono il genere di valori a cui l'uomo tiene più di ogni altra cosa.

Di conseguenza ogni valore genera delle credenze che non sono altro che delle generalizzazioni riguardo alle nostre azioni e affermazioni relative alle nostre rappresentazioni interiori. Nell'ambito della PNL (Programmazione Neuro Linguistica), comunicare per capirsi e capire è l'obiettivo che si tenta di focalizzare , il principio Win-Win (vinco io, vince anche l'altro), valorizza ancora di più il significato di "convincere", letteralmente vuol dire "vincere insieme": comprendere l'altro e "mettersi nei suoi panni", cercare di entrare nella sua Mappa e adeguarsi ad essa.

Questo è un modo per arricchirsi e per arricchire l'altro, riuscire a comprendere le fondamenta su cui si fonda la visione personale della realtà del nostro interlocutore. Tutto questo, come avrete compreso, fa riferimento ai nostri valori e alle nostre credenze. Immaginate un dialogo fra una persona che da importanza solamente al denaro senza preoccuparsi del modo in cui procurarseli e un'altra il cui valore più importante è l'onestà: pensate che si potesse creare sintonia o distonia?

Bisogna pensare che la nostra mappa viene rivelata solo a chi sa creare empatia e chi sa creare ciò possiede veramente una grande virtù. Ma questo non è difficile da ottenere se solo applichiamo i fondamenti base della PNL: il ricalco (verbale, paraverbale e non verbale) e porre tre domande fatidiche:

a) Cosa è importante per te?

b) In cosa credi?

c) Cosa ti spinge ogni mattina ad alzarti dal letto?

Così molto spesso accade che durante la conversazione riusciamo ad estrapolare dalle parole del nostro interlocutore importanti frammenti della sua complessa mappa. Basterebbe quindi un semplice "ascolto attivo" e un'apertura mentale verso l'altro. Bisogna ricordarsi comunque di avere  rispetto della visione della realtà del nostro interlocutore, ciò è alla base della costruzione del rapporto e del suo stesso mantenimento.

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